Domenica 03 Dicembre 2023 07:31 |
Siamo lieti di comunicarVi che sabato 09 dicembre alle ore 21.15 torna l'atteso appuntamento con Il Tango allo Sporting. Si esibirà nella cornice del nostro Club il quintetto B.A.M.A.S Contemporary Tango Quintet.
Prima del concerto sarà possibile, per coloro che lo desiderano, partecipare alla cena che sarà servita alle ore 19.30 al costo di € 35,00 a persona (comprensivo di 2 portate a scelta,dessert, acqua, caffè e un calice di vino o una bibita).
È richiesta la prenotazione per la cena presso la Segreteria del Club entro e non oltre giovedì 07 dicembre 2023. Si prega di essere puntuali alle 19.30 per aggevolare la ristorazione.
Per ogni eventuale necessità:
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Giovedì 16 Novembre 2023 12:17 |
(Vittoria Lìcari) Il 1° novembre, festa di Ognissanti e vigilia della commemorazione dei defunti, porta inevitabilmente tutti noi – che siamo o meno credenti - a guardare al passato e a ricordare con gratitudine coloro che hanno contribuito alla nostra formazione, lasciandoci una eredità culturale che è nostro compito portare avanti pur mantenendo la nostra mente volta alla evoluzione e al rinnovamento.
Ed è proprio questo il senso del programma che Enrico Saverio Pagano e la sua Orchestra Canova hanno proposto per il primo concerto della loro stagione “in residenza” presso la Villa Reale di Monza, tenutosi per l’appunto lo scorso 1° novembre. Di ciascuno dei compositori presentati, infatti, sono state eseguite composizioni scritte in esplicito omaggio alla tradizione musicale dei secoli passati, attraverso le quali gli autori manifestavano una chiara necessità di riaffermare le proprie radici artistiche.
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Martedì 31 Ottobre 2023 16:11 |
Fino al 2 novembre il Teatro Leonardo di Milano ospita la Compagnia Corrado d’Elia in un allestimento dello shakespeariano Otello di grande impatto emotivo.
(Vittoria Lìcari) Si tratta di una lettura asciutta, tagliente, in cui i personaggi si mostrano per quello che in effetti sono, senza la possibilità di mascherare in alcun modo quanto di nero emerge dalle loro anime. Il nero domina anche la scena, che pare quasi rappresentare l’atrio dell’inferno.
Venezia e Cipro vengono evocate dal testo, naturalmente, ma appaiono come l’inizio e la fine di un percorso di perdizione che coinvolge tutti gli attori – intesi come esseri agenti – del dramma. Nessuna superfetazione scenica e costumi ridotti all’essenziale: ciascun personaggio si presenta per quello che è, e quindi Desdemona è l’unica a essere vestita di bianco, perché la sua è la sola anima candida e luminosa. A livello del palcoscenico, due vasche d’acqua scura interagiscono con l’ambiente e diventano punti d’attrazione per i personaggi che, immergendovisi, si liberano di quel poco di umanità che ancora rimane sulla superficie dei loro corpi. In una di esse troverà poi la morte Desdemona, in modo diverso da quello che siamo abituati a vedere, ma estremamente efficace ed evocante altre vittime del “mostro dagli occhi verdi” punteggianti la letteratura romantica britannica, che tanto deve a Shakespeare.
Più la scena è essenziale, maggiore è l’impegno richiesto agli attori, che si esprimono come meglio non potrebbero. Giuseppe Sartori è un Otello da cui, accanto alla possanza, emana da subito la fragilità emotiva che gli sarà fatale. Di una femminilità dolce, ma nel contempo consapevole e forte della propria purezza d’animo, è la Desdemona di Chiara Salvucci. Gianni Quillico conferisce grande spessore – pur se in negativo – alla figura di Brabantio, ma tutte le tessere di questo straordinario mosaico teatrale contribuiscono alla compattezza di uno spettacolo di grande impegno anche per il pubblico, che tuttavia non può che rimanere profondamente colpito dalla bravura di Marco Brambilla, Giovanni Carretti, Marco Rodio, Dominique Evoli e Sara Dho. Corrado d’Elia, regista e “dramaturg”, nonché interprete del ruolo di Iago, enfatizza la prospettiva del suo personaggio ancor più di quanto già il testo preveda: il che, naturalmente, ne sottolinea la centralità, senza però mai un ombra di prevaricazione sui compagni di scena, mettendone, anzi, in rilievo tutte le caratteristiche e le capacità.
L’occasione è propizia per segnalare la recente uscita del volume Strade maestre, scritto a quattro mani da Corrado d’Elia e da Sergio Maifredi. Si tratta di un resoconto del viaggio durante il quale gli autori hanno percorso le “strade” d’Europa per incontrare e intervistare quelli che considerano i loro “Maestri”: Eugenio Barba, Lev Dodin, Stefan Kaegi, Antonio Latella, Ariane Mnouchkine, Tomas Ostermaier, Milo Rau, Peter Stein, Krzystof Warlikowski. Dalle conversazioni con questi giganti del teatro contemporaneo, gli autori hanno ricavato quella che, nella prefazione al volume, definiscono “un’antologia di viaggio e di pensiero” attraverso la quale “trovare le chiavi per comprendere il meglio di noi stessi e il nostro tempo, ponendo le basi del nostro domani”. Il libro è stato pubblicato dalla Cuepress, casa editrice di Imola specializzata nella pubblicazione di testi teatrali e sul teatro, fra cui alcuni dello scrittore norvegese Jos Fosse, recentemente insignito del premio Nobel per la letteratura.
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Sabato 28 Ottobre 2023 05:40 |
(Comunicato Stampa) Dall’autunno 2023 alla primavera 2024 l’Orchestra da Camera Canova sarà “in residenza” presso la Villa Reale di Monza. Per chi ancora non la conoscesse, si tratta di una realtà di giovani professionisti fondata dal suo direttore, Enrico Pagano, nel 2014. Definita da la Repubblica “una delle migliori realtà giovanili in circolazione”, si avvale della collaborazione dei più talentuosi musicisti italiani con un’età media inferiore ai trent’anni. Nel corso della sua attività l’Orchestra si è esibita presso Istituzioni quali l’Arena di Verona, il Teatro Dal Verme di Milano, il Festival Internazionale di Sintra (Portogallo), il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Alighieri di Ravenna, il Teatro Sociale di Mantova e l’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, collaborando con artisti come Alessandro Baricco, Gloria Campaner, Erica Piccotti, Vittorio Prato, Leonora Armellini, Manuela Custer e Tommaso Lonquich. Nel settembre 2022 si è esibita, come unica orchestra invitata, sull’isola di Procida in occasione delle manifestazioni per la Capitale Italiana della Cultura. Ha inciso due album per Sony Music, l’ultimo dei quali dedicato a Beethoven, e un terzo dedicato a Mozart per la rivista Amadeus.
In un momento particolarmente difficile per i giovani nel nostro paese, l’Orchestra Canova si propone come opportunità lavorativa per i migliori diplomati dei Conservatori di Musica italiani. L’immissione nel mondo del lavoro resta infatti uno dei problemi più grandi dell’istruzione italiana e progetti dedicati ai giovani professionisti sono quindi di vitale importanza. In virtù dell’età dei suoi componenti, l’Orchestra propone anche progetti di sensibilizzazione delle nuove generazioni verso il mondo della musica classica: ne è un esempio lo spettacolo con Alessandro Baricco, promosso dal Ministero dell’Istruzione nel 2020 e distribuito in tutte le scuole d’Italia. Parallelamente, porta la propria arte in luoghi dove solitamente la musica classica dal vivo costituisce un’offerta non comune (isola di Procida, “Milano è viva” nei quartieri ecc). www.orchestracanova.com Ne è direttore artistico e fondatore Enrico Saverio Pagano, classe 1995. Per la sua attività come direttore dell’orchestra e divulgatore musicale è stato inserito nel 2021 dalla rivista Forbes nella lista dei cento Under 30 destinati a cambiare l’Italia. Direttore in residenza e consigliere artistico dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, è considerato uno dei più promettenti musicisti italiani della nuova generazione. Come direttore ospite ha collaborato con il Teatro Verdi di Trieste, i Pomeriggi musicali di Milano, il Festival della Valle d’Itria, l’Orchestra Cherubini di Ravenna, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo. È prossimo il suo debutto al Teatro dell’Opera di Roma, dove dirigerà la nuova opera di Silvia Colasanti; sarà quindi a MiTo Settembre musica 2024 e alla guida del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dell’ONCI. www.enricopagano.com
Il concerto inaugurale della stagione della Canova a Monza si terrà mercoledì 1° novembre, alle 17.30, nella Sala degli specchi della Villa Reale. Il programma sarà incentrato sulla musica del ‘900, la cui evocazione ben si collega all’immaginario popolare della festa di Halloween. Tenebrae, il lavoro più noto del compositore argentino Osvaldo Golijov, apre un concerto dalle sonorità arcaiche e lontane, il cui fil rouge è dato dalla comune estetica dei compositori in programma: Claude Debussy con Danse sacrée et danse profane, Ottorino Respighi con la Suite n. 3 Antiche arie e danze per liuto e Ralph Vaughan-Williams con 5 Variants of Dive and Lazarus.
Domenica 10 dicembre, sempre alle 17.30, si terrà il Concerto di Natale, interamente dedicato a W. A. Mozart per un programma natalizio coevo alla costruzione della Villa Reale. Il soprano Barbara Massaro, recente protagonista dell’opera mozartiana Apollo et Hyacinthus al Teatro La Fenice di Venezia, eseguirà il celebre Exsultate, jubilate!, mottetto sacro scritto a Milano da un Mozart appena dodicenne, accostato a un altro mottetto, Quaere superna e a tre sinfonie giovanili – la K 112 “Milanese”, la K 124 e la K 214 - il cui slancio vitale appare ancora oggi sorprendente.
L’ingresso, per cui non occorre prenotazione, è riservato a coloro che nei giorni dei concerti acquisteranno un biglietto per la visita della Villa Reale. Nei giorni precedenti i concerti si terranno prove aperte al pubblico dei visitatori.
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Sabato 28 Ottobre 2023 05:36 |
(Vittoria Licari) Sarà pure un caso, ma l’autunno scaligero 2023 si è aperto, nel doppio nome di Figaro, seguendo cronologicamente la datazione delle due opere in prosa che, prima di essere musicalmente immortalate da Gioachino Rossini e da Wolfgang Amadeus Mozart, avevano portato alla ribalta questo straordinario personaggio, facendolo poi assurgere a propugnatore dell’uguaglianza sociale nel periodo immediatamente precedente la Rivoluzione francese.
Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais aveva già raggiunto la fama con Le Barbier de Séville - scritto nel 1773 e “intonato” prima da Giovanni Paisiello nel 1782 e poi, appunto, da Rossini nel 1816 - ma ben altro clamore aveva suscitato, nel 1784, Le Mariage de Figaro, ridotto a libretto da Lorenzo da Ponte nel 1786 per la musica di Mozart. Nel volgere di poche settimane il pubblico milanese ha potuto oggi assistere alla trasformazione del Conte d’Almaviva da “amante incognito di Rosina” a marito infedele della stessa, e di Rosina da “fanciulla di sangue nobile” oggetto delle brame matrimoniali del suo tutore Bartolo a moglie tradita del Conte. Anche la condizione di Figaro cambia da una commedia all’altra: abbandonata l’incertezza economica della “libera professione” di barbiere per approdare al “posto fisso e sicuro” di cameriere del Conte e guardaportone del di lui castello, il nostro protagonista si trova a fronteggiare le trame del suo ingrato signore volte a mandarne a monte il matrimonio per portargli via la fidanzata Susanna, figura fra le più riuscite di donna che intende emanciparsi dalla sudditanza nei confronti del maschio, padrone o marito che sia. Rimane l’incontestabile superiorità di Figaro rispetto al Conte, che senza l’aiuto del barbiere non parrebbe in grado di conquistare Rosina, e che nella pièce successiva anche come libertino sembra tutt’altro che disinvolto. Il rossiniano Barbiere di Siviglia è stato ripreso nell’allestimento per la regia di Leo Muscato che, nel 2021, aveva sostituito dopo cinquantadue anni quello, celebratissimo e ormai storico, di Jean-Pierre Ponnelle. In scena, in buca, e dietro la scena si sono messi alla prova gli allievi – e alcuni ex-allievi ormai in carriera – dell’Accademia del Teatro alla Scala, che hanno avuto il privilegio e la fortuna di essere diretti da uno dei maggiori interpreti del repertorio italiano del primo ‘800, Evelino Pidò. Chi desidera davvero apprezzare la prassi esecutiva con cui vanno interpretate le opere di questo periodo – e, in particolare, di Rossini e Donizetti – lo ascolti attentamente e, in particolare, lo ascoltino i cantanti che intendono affrontare questo repertorio: ne trarranno grande giovamento, anche sul piano vocale.
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Martedì 17 Ottobre 2023 15:06 |
(Comunicato Stampa) - Non sará allestita a Monza. Sconforto per il gestore della struttura che ha calamitato quasi 50mila presenze in due anni. Il Comune di Monza ha deciso di rinunciare a una delle strutture più attrattive del Natale monzese.
Monza perde una delle attrazioni natalizie più seguite dai cittadini che, negli ultimi due anni, ha fatto registrare quasi 50mila presenze. Il Comune di Monza ha infatti deciso di non includere la ruota panoramica nel progetto per le attività di Natale di Monza non concedendo lo spazio per l'allestimento.
Un duro colpo per la città e per i gestori, soprattutto dopo l'ottima affluenza registrata nel 2021 in largo Mazzini (24mila presenze) e nel 2022 in largo IV novembre (23mila presenze). «Siamo molto affezionati a Monza - racconta Riccardo Claudi di Hsc Events, uno dei gestori della struttura - perché molti di noi sono nati e cresciuti qui. Negli anni scorsi abbiamo lavorato sodo per dare alla città un'attrazione natalizia moderna, sicura e divertente, ed è inutile nascondere la nostra delusione nello scoprire che il Comune ha deciso di escludere la ruota panoramica dalle attività natalizie del 2023». Monza è stata infatti una delle prime tappe della ruota panoramica di Hsc Events che, nel corso degli anni, ha toccato tutta Italia. Una storia di monzesi che, partiti da casa propria, con impegno sono riusciti a farsi conoscere sulla piazza nazionale. «Da Ferrara a San Vito Lo Capo - aggiunge Claudi - fino ad arrivare a Mondello e Cefalù che, quest'estate, hanno rispettivamente registrato 40mila e 35mila presenze. Negli ultimi anni abbiamo girato la penisola ed è veramente dura non poter tornare a casa, a Monza, ed essere messi da parte in questo modo.
Ci viene impedito di lavorare e, numeri alla mano, la città perde attrattività. Il nostro intento è, ovviamente, quello di poter tornare a montare la ruota panoramica a casa nostra, e le porte per poterne discutere col Comune di Monza sono, e saranno, sempre aperte». Dal 2020, le ruote panoramiche di Hsc Events sono state a Verbania, Cannobio (VB), Monza, Terni, San Vito Lo Capo (TP), Anguillara Sabazia (RM), Ferrara, Arenzano GE), Abbiategrasso (MI), Cefalù (PA), Mondello (PA).
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