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La 1912a notte PDF Stampa E-mail
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Lunedì 06 Ottobre 2014 11:28
141006 calcio monza01(Laura G. D’Orso) Ci risiamo. Il pentolone del calcio monzese dopo un breve periodo di tranquillità ha deciso di riprendere a ribollire.
Scoperchiato nuovamente il coperchio del calcio nostrano, il detto “nulla è mai ciò che appare” sembra essere quello più idoneo a descrivere la situazione odierna del Monza Calcio. Notizie in arrivo dai giornali di oltremanica e/ops di oltreoceano restituiscono a Monza una nuova verità sull’imprenditore anglo-brasiliano che a luglio di due anni fa acquistò il Monza dall’allora giocatore milanista Clarence Seedorf.
Dopo i numerosi articoli usciti sulla stampa locale riguardanti le grosse difficoltà finanziarie e le indagini da parte delle polizie di Singapore e Brasile, il Monza Calcio ha fatto sapere che resterà in silenzio stampa fino all’arrivo in Italia del pres. Armstrong (anche se molti temono che potrebbe non ripresentarsi a breve).
Il silenzio stampa, richiesto alla squadra, non è stata invece “rispettato” dal Presidente Armstrong sulla pagina facebook aperta all’acquisizione del Monza di due anni fa, dove si leggono elogi per la vittoria dei biancorossi contro la neo promossa Giana e rassicurazioni ottimistiche sulle notizie a suo dire “false e maligne” dei giornali stranieri. Stride però molto la sua “voce” sul social network all’indomani di  questo putiferio visto che da più parti erano già stati fatti numerosi tentativi di contatto sempre rimasti a vuoto.
Sta di fatto che i supporters del Monza e i tifosi mal avrebbero digerito questo tentativo di risultare “smart” dopo il suo lungo silenzio.
Gli striscioni esposti dalla tifoseria ieri durante la partita hanno sancito definitivamente la rottura fra la curva ed il Presidente, un amore a dire il vero mai nato.
Da oltreoceano arriva anche, come un fulmine a ciel sereno, notizia della destituzione dalla carica di Presidente di Mr. Armstrong dalla sua Alecrim, squadra di calcio del paese natale della moglie. Secondo il giornale locale brasiliano Globoesporte, Anthony Armstrong non appare più al Club da sei mesi e cioè da marzo. Lo statuto del Club impone un’assenza massima del Presidente di massimo 30 gg. Il presidente del consiglio di amministrazione carioca Joaci Diniz con 40 altri consiglieri hanno deciso di sospenderlo ed allontanarlo dal Club. Negli ultimi mesi, racconta il neo presidente Washington Fernandes, gli stessi atleti avevano denunciato mancati pagamenti e difficoltà di allenamento nella struttura, tanto da aver dovuto scegliere un campo di periferia e, ad oggi risulterebbe un bilancio in negativo per un milione di dollari brasiliani.
Le ripercussioni del caso si sono fatte sentire. Come al lancio di un sasso nel lago, l’increspatura prima impercettibile è diventata onda.
Si “scopre” infatti che la Società è a tutt’oggi oberata da debiti nel confronti dei creditori, vecchi e nuovi, e che gli stipendi vengono centellinati.
Nella riunione ordinaria del 27 novembre di un anno fa il Consiglio di Amministrazione nelle persone del Presidente Armstrong, dell’AD Maurizio Prada e del legale rappresentante, dott. Cristiano Perrotta, avevano approvato la proposta di rinviare le perdite dell’esercizio 2013 di Euro 3.005.674 all’esercizio successivo quindi al 2014 ma è molto probabile che, visto la contrazione significativa del ricavato da sponsorizzazioni e l’aumento del monte stipendi la situazione economica sia diventata complicata da gestire.
Il prossimo deposito del bilancio dell’AC Monza Calcio per il 2014 è atteso alla Camera di Commercio a fine novembre in quanto pur avendolo chiuso a giugno, la società ha tre mesi di tempo per approvarlo e passarlo al collegio sindacale che lo dovrebbe certificare e consegnare all’Ente.
Fortunatamente la squadra ha reagito con professionalità in campo. Polemiche a parte, la partita contro la Giana Erminio pur non avendo convinto del tutto ha messo in mostra che basta serrare i ranghi e svolgere con diligenza e serietà “il compitino” e i risultati si raggiungono. Ovviamente un discorso a parte bisogna fare per l’ottima prestazione di Vita che ormai risulta evidente puntare alla serie cadetta. Impeccabile e generosa è stata anche la copertura di Briganti attento non solo a proteggere la porta di Viotti ma anche a supportare ininterrottamente i suoi compagni di difesa. Combattenti come al solito anche il capitano Anghileri e Margiotta, entrambi sostituiti nel secondo tempo esausti per l’enorme sforzo fatto durante l’incontro.
Aiuta sicuramente al morale ma non al “portafoglio” il risultato positivo della squadra di Pea dopo tre sconfitte consecutive. L’esonero paventato in questi giorni del Mister non c’è stato, è da sottolineare però che destabilizzerebbe ancor più l’ambiente. Tra l’altro non sono sempre imputabili completamente i risultati in campo ad una sola persona. Il calcio è sport di squadra, la responsabilità è sempre ugualmente distribuita fra chi, a monte, decise per quell’allenatore e non per un altro, fra chi decise la campagna acquisti, fra chi preparò il programma estivo del ritiro e fra coloro che ogni domenica scendono in campo indossando una maglia.
 
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