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MonzaOggi
Teatro alla Scala. THAÏS PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Maggio 2022 20:53
(Vittoria Lìcari) Può essere considerata una “prima” assoluta questa produzione di Thaïs, non solo e non tanto perché si tratta di un allestimento che per la prima volta viene proposto al pubblico, bensì perché per la prima volta l’opera di Jules Massenet è stata rappresentata alla Scala nell’edizione originale in francese.
L’unica rappresentazione precedente sulle scene milanesi risale infatti al 1942, quando Mafalda Favero e Gino Bechi, diretti da Gino Marinuzzi, l’avevano eseguita nella versione ritmica italiana.
Composta fra il 1892 e il 1893 su libretto di Louis Gallet ispirato all’omonimo romanzo di Anatole France, l’opera andò in scena all’Opéra Garnier il 16 marzo 1894 con un buon successo di pubblico, ma non è questa la versione che viene oggi rappresentata in quanto, nel 1897, il direttore dell’Opéra Pedro Gailhard chiese a Massenet una nuova versione, che sarebbe diventata la definitiva, con l’aggiunta di un nuovo quadro all’inizio del terzo atto e di un nuovo balletto.  Amore carnale e amore spirituale si contrappongono e al tempo stesso si compenetrano nella lussureggiante musica di Massenet, la cui ricchezza di contrasti anche violenti, ma pur sempre realizzati con grande perizia compositiva, mette in risalto tutti i risvolti emotivi dei personaggi rendendo palpabili i loro pensieri e le loro sensazioni più profonde. A tale eccelso risultato contribuisce l’ottimo libretto che il suo autore Louis Gallet definì poésie melique: si tratta di versi liberi che danno vita a un testo di carattere declamatorio la cui flessibilità consente al compositore di non interrompere mai il fluire della musica, pur riuscendo a circoscrivere i momenti che in un ambito più tradizionale si tradurrebbero in forme chiuse, e le cui sonorità verbali creano una raffinatissima sintesi con quelle musicali.
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Monza Calcio agli ultimi metri dal traguardo PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Maggio 2022 08:51

Calcio: Ultimi 90′ in B, Lecce e Monza sognano. 

calciomVenerdì è probabilmente il giorno più importante nella storia del calcio a Monza. La squadra guidata dal duo Berlusconi-Galliani è a un passo dalla promozione diretta in Serie A, la prima nei 110 anni di storia del club brianzolo. Prima di gioire, però, la formazione guidata dall’ex milanista Giovanni Stroppa dovrà superare l’ultimo ostacolo, che è rappresentato dal Perugia.

Da ben 54 anni (era il 25 febbraio 1968) il Monza non riesce a ottenere punti nello stadio degli umbri. In quella circostanza finì 1-1, seguirono 10 successi degli umbri in Serie B. Ma nel calcio tutto è sempre imprevedibile. Il Monza è a quota 67 punti, uno solo in meno della capolista Lecce che in Serie A c’è stato diverse volte e sogna una nuova risalita, a 90′ dalla fine della stagione regolare. Niente è facile nella vita ma nulla è impossibile! 

Venerdì dunque arriveranno i primi verdetti, i salentini sono strafavoriti: ospiteranno il Pordenone, squadra che ha all’attivo solo 3 vittorie in campionato e che ormai pensa alla prossima stagione, dal momento che è già matematicamente retrocesso, assieme al Crotone.

 
CANTÙ CHIUDE LA STAGIONE REGOLARE BATTENDO RAVENNA IN CASA PDF Stampa E-mail
Giovedì 05 Maggio 2022 08:08

cantu logoDesio (Monza e Brianza) 1 maggio 2022. Nell’ultimo turno di fase a orologio, l’Acqua S.Bernardo batte Ravenna e al “PalaBancoDesio” si regala una serata bellissima, emozionante e senz’altro da tenere bene a mente in vista dei playoff. In uno splendido clima di festa per via del ritorno al palazzetto degli Eagles, la storica tifoseria organizzata di Cantù, la squadra allenata da coach Sodini ottiene il suo ventitreesimo successo in 30 partite di stagione regolare, preparandosi così al meglio per la fase più calda dell’anno.

LA CRONACA

Dopo uno stop di due settimane, coach Sodini recupera Allen, in quintetto sin dal primo minuto assieme a Bucarelli, Severini, Da Ros e Bayehe. La OraSì risponde con Berdini, titolare al posto dell’infortunato Tilghman; Cinciarini, Benetti, Sullivan e l’ex Simioni completano lo starting five ravennate. Tornando a Cantù, tra i dodici a referto manca Stefanelli per un problema a un flessore.

Grande equilibrio a inizio gara: a metà del primo quarto le due squadre non si schiodano dalla parità; 8 a 8 canestro di Sullivan, 10 a 10 la risposta di Bayehe. Poi, a dare brio all’Acqua S.Bernardo ci pensa un Bryant particolarmente pimpante che, dalla panchina, entra con la faccia giusta, realizzando cinque punti uno in fila all’altro. Nel finale sono Cusin e Nikolic a consentire a Cantù di allungare e di trovare due possessi di distanza alla sirena di fine primo quarto; 21-17 al 10’. Strepitoso avvio di capitan Da Ros con 4 assist in appena 8 minuti sul parquet.

È un’Acqua S.Bernardo saggia quella che approccia la seconda frazione, brava ad affidarsi ai suoi veterani: dopo Da Ros è il turno di Cusin, autore di almeno due grandi giocate. Poi, largo a tutta la gioventù e freschezza del duo Bucarelli-Bryant: il primo segna cinque punti consecutivi; il secondo, invece, realizza una poderosa schiacciata sotto la curva che in automatico raddoppia i decibel di tutto il PalaDesio. 33-19 al 23’, time out Ravenna. Cantù vola, in tutti i sensi. Al rientro in campo dopo la breve pausa, però, la musica non cambia e, con una tripla, Nikolic porta addirittura a quindici le lunghezze di scarto tra le due compagini. L’ex Simioni, specialista da tre punti, accorcia con due triple dando nuova linfa alla OraSì; tuttavia, i brianzoli sono bravi a chiudere comunque la prima metà di gara con quindici punti di vantaggio e una certa sicurezza in vista del secondo tempo. 46-31 al 20’. Al rientro negli spogliatoi il miglior marcatore è Bucarelli, autore di 12 punti in 12’; sono già 7, invece, gli assist di Da Ros.

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Waltraud Meier: Liederabend di commiato PDF Stampa E-mail
Lunedì 11 Aprile 2022 12:02

(Vittoria Licari) La sera del 9 gennaio, in occasione del suo compleanno, Waltraud Meier è tornata per l’ultima volta sul palcoscenico del Teatro alla Scala per congedarsi dalle scene italiane con un Liederabend in cui le erano a fianco il basso Günther Groissböck e il pianista Joseph Breinl, suo storico collaboratore.

Aprivano il programma tre pagine di Hans Rott (1858 – 1884), allievo di Anton Bruckner al Conservatorio di Vienna e, secondo il musicologo Guido Adler, suo compagno di studi, “il più dotato di tutti gli iscritti in conservatorio negli anni Settanta”. Ora, sapendo che in quegli stessi anni erano allievi dello stesso Conservatorio Gustav Mahler – che di Rott era grande amico ed estimatore - e Hugo Wolf, è lecito domandarsi come mai la notorietà di Rott sia tanto inferiore a quella dei due illustri colleghi. La spiegazione si trova in quanto scrive all’interno del programma di sala la musicologa Elisabetta Fava, la quale, dopo avere definito Rott “spericolato” oltre che dotato, così scrive: “[…] negli anni in cui affrontare la forma grande per eccellenza, ossia la sinfonia, era ancora sentito come un traguardo difficile e forse impossibile, a cui giungere per gradi e con cautela, Rott ci si buttò fin da subito a capofitto, a differenza dei suoi coetanei.

 

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Teatro alla Scala: Macbeth PDF Stampa E-mail
Lunedì 11 Aprile 2022 11:59
(Vittoria Licari) Il verdiano Macbeth con cui si è aperta la stagione 2021/2022 del Teatro alla Scala ha segnato il settantesimo anniversario della scelta del 7 dicembre per la serata inaugurale, che prima di allora era fissata a Santo Stefano.
Ed era stato un altro Macbeth, diretto da Victor De Sabata, con Maria Callas, Enzo Mascherini, Italo Tajo e Gino Penno che, il 7 dicembre 1952, aveva dato il via alla tradizione della “prima” collocata a Sant’Ambrogio. Oltre alla suggestione celebrativa, quest’opera ha segnato la conclusione di una trilogia di opere giovanili di Verdi che Riccardo Chailly aveva iniziato con Giovanna d’Arco nel 2015 e proseguito con Attila nel 2018. Fra l’edizione del 1952 e la presente, si possono contare altre due inaugurazioni di stagione con questo titolo: nel 1975 - con la direzione di Claudio Abbado, l’interpretazione di Piero Cappuccilli, Shirley Verret, Nicolai Ghiaurov e Veriano Luchetti, e la regia di Giorgio Strehler – e nel 1997 – direttore Riccardo Muti, interpreti Renato Bruson, Maria Guleghina, Carlo Colombara e Roberto Alagna, con la regia di Graham Vick – tutte distanziate di poco più di vent’anni l’una dall’altra, ma quest’ultima si distingue dalle precedenti in quanto basata sulla edizione critica della partitura curata da David Lawton.
 
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Vero Volley Monza nella storia: vince la CEV Cup 2022 PDF Stampa E-mail
Venerdì 01 Aprile 2022 10:47

cev cuoI monzesi espugnano la calda Arena francese, bissando il risultato dell'andata e alzando il primo titolo continentale della loro storia. Eccheli e Beretta: "Emozione unica".

TOURS VB – Vero Volley Monza 0-3 (24-26, 18-25, 18-25)

TOURS VB: Derouillon 3, Graciano Da Silva Filho 9, Perry (L), Nascimento Dos Santos 11, Tillie 6, Chauvin 0, Bruckert 2, Toledo 1, Teryomenko 3, Palonsky 6, Coric 2. N.E. Pelvet, Meier, Totele. All. Fronckowiak.

Vero Volley MONZA: Grozdanov 0, Karyagin 3, Calligaro 1, Dzavoronok 3, Orduna 1, Federici (L), Galliani 1, Grozer 11, Galassi 6, Katic 2, Beretta 5, Davyskiba 16, Gaggini (L). All. Eccheli.

Impianto: Salle Robert Grenon di Tours

Spettatori: 3300

MVP: Vlad Davyskiba (Vero Volley Monza)

TOURS (FRA), 23 MARZO 2022 – La Vero Volley Monza è sul tetto d'Europa, alzando il primo titolo continentale della sua storia grazie alla vittoria in tre set sui padroni di casa del Tours VB. In Francia gli italiani, ai quali bastava vincere due set per vincere la seconda coppa europea in ordine di importanza, bissano il 3-0 dell'andata grazie ad una prova entusiasmante di fronte al caldissimo pubblico del Salle Robert Grenon di Tours e si regalano una serata indimenticabile. Prestazione corale di grande qualità, servizio preciso ed intenso, attacco da circoletto rosso: Monza domina i transalpini con esperienza e lucidità nonostante i tifosi di casa siano protagonisti di un tifo incessante comunque sempre corretto. Ed è proprio con il sostegno dei suoi supporters che Tours vola avanti nel prologo dei primi due set (8-6), con Graciano dal lato e Leandro dal centro a cercare l'acuto giusto per prendere vantaggio. I rossoblù, però, sono sempre pronti a reagire, con i turni in battuta favolosi di Davyskiba (MVP, con 16 punti e 3 ace), Dzavoronok e Beretta e gli acuti di Grozer, a capovolgere l'inerzia del match. Conquistati i primi due giochi, i monzesi, nonostante diversi cambi, non calano la pressione e l'efficacia in tutti i fondamentali nell'ininfluente terzo set, stendendo i francesi con autorità e ricevendo l'applauso di Tours. Terzo trofeo europeo per il Consorzio Vero Volley dopo aver alzato la Challenge Cup con la formazione femminile nel 2019 e la CEV Cup del 2021. Un trofeo da favola, che iscrive Monza tra le grandi a livello europeo.

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